Diventa consapevole grazie alla conoscenza.

La conoscenza è la chiave che ci permette di fare scelte consapevoli, soprattutto quando il tema riguarda la nostra vita e il nostro benessere psico-fisico.

Il nostro intento è di mettere in evidenza gli effetti nocivi dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici.

Siamo infatti in presenza di un alto rischio per la salute umana, alla stregua di quello che è abbiamo visto accadere in passato con l’Eternit, le polveri sottili, e ora, per esempio, con i Pfas.

L’attuale società ha raggiunto un livello di tecnologia impensabile fino a qualche decennio fa. Tuttavia l’evoluzione tecnologica spesso non tiene conto della salute degli esseri umani e del rispetto delle leggi naturali. La comodità di uno smartphone, per esempio, che di fatto è un computer tascabile, permette di essere interconnessi sempre con la Rete, ma nasconde degli effetti pericolosi.

Il rovescio della medaglia di tutto questo, infatti, si chiama inquinamento elettromagnetico, o meglio stress elettromagnetico.

Si tratta di un inquinamento molto subdolo perché non viene percepito (a parte dalle persone elettrosensibili) eppure ha notevoli ripercussioni sul benessere dell’uomo e degli animali. Siamo totalmente immersi in campi elettromagnetici, costantemente e inesorabilmente.
Anche se la scienza dogmatica, quella fagocitata da interessi industriali e lobbistici, afferma che non vi sono pericoli per la salute pubblica, sempre più ricercatori hanno invece molti dubbi e perplessità.
D’altronde non serve una laurea in biologia, basterebbe solo il buon senso, per comprendere l’ingerenza dei campi elettromagnetici nella vita. L’organismo umano è costituito da 70 trilioni di cellule, cioè 70 mila miliardi, e tutte hanno una piccolissima carica elettrica di membrana. Si chiama “potenziale di membrana” e corrisponde alla differenza di potenziale elettrico che esiste tra l’esterno (polo positivo) e l’interno (polo negativo) della membrana. Questa “tensione”, presente in tutte le cellule, varia da -40 mV a -80 mV (millivolt o millesimi di volt) ed è paragonabile esattamente a quella di una normalissima batteria o pila.
Quindi un essere umano è costituito da miliardi di microscopiche pile che lavorano grazie al piccolissimo campo elettrico nelle loro membrane.
Fatta questa premessa obbligatoria, ora forse è più semplice comprendere che le affermazioni sull’innocuità dei campi elettromagnetici a livello di salute non è ignoranza, è proprio follia!
Quando le “cellule” (batterie) vengono immerse in un campo elettromagnetico subiscono dei cambiamenti elettrici ma anche fisici!
Le cellule che compongono l’organismo di una persona, bambino o adulto che sia, sono perennemente irradiate, sia di giorno che di notte. Non subire nessun disturbo è pressoché impossibile. Pensiamo per esempio ai bambini che, a causa dell’emergenza sanitaria, per studiare devono stare davanti ad uno schermo connesso alla piattaforma scolastica per parecchie ore.
Quello che accadrà non lo vedremo oggi, ma tra qualche anno, purtroppo…
Nel frattempo possiamo mettere in pratica qualche stratagemma e trucchetto per ridurre drasticamente l’inquinamento elettromagnetico in ambiente domestico o di lavoro.

Le principali fonti di emissione dei campi elettrici ed elettromagnetici artificiali sono il Wifi, gli smartphone, le radiosveglie elettriche, i telefoni cordless, i baby monitor, i ripetitori telefonici, i tralicci dell’alta tensione, gli impianti elettrici, ecc.

L’inquinamento elettrico ed elettromagnetico che non penetra dall’esterno, viene irradiato internamente dai dispositivi elettronici che introduciamo con le nostre abitudini e che il mercato ci offre per le nostre comodità.

Ma…le onde elettromagnetiche artificiali, specialmente quelle del 5G, sono sicure?

Quali sono i valori di riferimento sicuri per la salute umana?

Secondo il sito Bionitiative, creato da un gruppo di lavoro formato da scienziati e ricercatori liberi e indipendenti (liberi da ogni interesse economico) che valutano periodicamente la letteratura scientifica in merito a questo problema e stabiliscono i limiti di sicurezza in base alle evidenze scientifiche.

Cosa dice la legislazione italiana? La legislazione italiana con il DPCM del 08/07/03

Come sono stati stabiliti i valori di riferimento dall’ICNIRP e adottati dalla legislazione italiana?
Ce lo spiega il Prof. Angelo Gino Levis in questo video.

A questo aggiungiamo alcune “grida” e alcuni appelli di attenzione internazionali: